Non solo in Cina i falsi Apple Store; dopo la chiusura di alcuni negozi con il logo della mela esposto illegalmente in Cina, ecco spuntare finti Apple Store anche in Iraq. La voglia di raggiungere gli altri paesi e di normalizzare la situazione in atto, le guerre e tutti i problemi che ne derivano, non hanno spento gli entusiasmi ad allinearsi a i desideri dei giovani nel mondo; possedere un iPhone o un’iPad o magari anche un Mac. Chiaramente si richiama solo all’insegna, nessun nome sopra o sotto il logo e chiaramente prodotti contraffatti o fasulli in vendita, ma è segnale di speranza e di voglia di rinnovamento, in un paese che ha voglia di crescere e di farlo come tutti gli altri paesi liberi. Chissà, magari il proprietario del negozio verrà contattato da Apple per essere il primo e vero Apple Store nel paese; me lo auguro di cuore; significherebbe la fine della guerra e l’arrivo della vera libertà per loro.